Il presidente della Commissione
di Vigilanza nel Consiglio regionale d’Abruzzo, Sandro Mariani,
ha scritto al presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio,
per chiedere la convocazione di una cabina di coordinamento
prima che ripartano i lavori di messa in sicurezza
dell’acquifero del Gran Sasso sull’autostrada A24 e nel traforo
che la percorre: tutto ciò dopo quanto accaduto domenica scorsa,
“nel traforo del Gran Sasso, chiuso in direzione Roma per un
veicolo in fiamme, e la S.S. 80 bloccata da chilometri di coda,
che dimostra che non si può più attendere”. Ricorda Mariani che
i lavori per la messa in sicurezza, cominciati in autunno con
viabilità alternata con semafori e lunghe code, interrotti e
rinviati per la rottura di un collettore di drenaggio, che ha
causato un intorbidamento delle acque, sono gestiti dal
commissario straordinario nominato dal Governo, Pierluigi
Caputi. Nel traforo sono coinvolti, oltre alla società pubblica
del ciclo idrico integrato del Teramano Ruzzo, i Laboratori
dell’Infn con vari esperimenti e Strada dei parchi spa,
concessionaria delle autostrade A24 e A25: gli interventi mirano
a isolare le attività per evitare infiltrazioni nelle acque che
servono una popolazione di circa 70mila persone.
“Tutti gli abruzzesi ricordano perfettamente i grandi disagi
dello scorso autunno causati dai lavori che riguardarono diverse
settimane l’A24 e, in particolare, il traforo del Gran Sasso,
con lunghe code e tempi di percorrenza raddoppiati e, in alcuni
casi, addirittura triplicati. Per questo motivo, visto che
diversi lavori torneranno a interessare questa importante
arteria di collegamento tra i territori di Teramo e L’Aquila,
come confermato più volte nelle varie Commissioni Consiliari dal
direttore generale della Regione Abruzzo, Antonio Sorgi, e dal
Commissario Straordinario per la messa in sicurezza del Sistema
Idrico del Gran Sasso, Caputi, ho scritto al Governatore
Marsilio per chiedergli di convocare, con congruo anticipo, una
cabina di coordinamento (ex comma 8 art. 4-ter D.L. 32/2019) con
tutte le parti in causa al fine di conoscere quando partiranno
effettivamente i lavori sulla A24 e quanti cantieri saranno
presenti su quelle che sono le vie alternative di collegamento,
ovvero A14, A25 e S.S. 80”.
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