Il film “Monte Corno, pareva che
io fussi in aria”, ricostruzione della prima ascesa al Gran
Sasso d’Italia compiuta nel 1573 da Francesco De Marchi, sarà
proiettato oggi a Pescara, all’Auditorium Cerulli in via
Francesco Verrotti 42, in concorso al DOCudì, Festival del
documentario d’Abruzzo. Alla sua dodicesima edizione, DOCudì
nasce sul modello del “festival diffuso” ed è organizzato da
A.C.M.A. Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese
nata nel dicembre 2000; i documentari in concorso sono
selezionati tenendo conto non solo del tema affrontato, ma anche
delle caratteristiche strettamente cinematografiche. L’ingresso
è gratuito, apertura della sala alle ore 18:15.
Prodotto da Visioni Future e dal Club Alpino Italiano con il
contributo della Regione Abruzzo, regia di Luca Cococcetta e
sceneggiatura di Marco Zaccarelli, il film ambientato e girato a
quasi 3.000 metri di quota vede l’attore Massimo Poggio,
appassionato alpinista, nelle vesti del protagonista, fare una
cronaca dettagliata e minuziosa dell’impresa, riportando
indietro lo spettatore a quella prima grande impresa che
anticipò di 213 anni l’alpinismo, ufficialmente aperto come
disciplina sportiva dall’ascensione al Monte Bianco nell’estate
1786. Protagonista assoluto è però il Gran Sasso, con immagini
spettacolari e senza scene girate in studio. Oltra alla
narrazione dell’impresa, il film prevede una parte
documentaristica a cura di esperti, come l’alpinista Hervé
Barmasse e Mario Tozzi, ricercatore e divulgatore scientifico.
De Marchi, ingegnere di professione, a un certo punto della
sua vita lasciò Bologna per viaggiare al seguito di Margherita
d’Austria, governatrice imperiale delle Fiandre nonché
governatrice perpetua degli Stati Farnesiani d’Abruzzo, che
finanziò la scalata. Fu un’impresa epica per il suo tempo:
raggiungere una vetta per la curiosità di salire su quella che
riteneva essere la montagna più alta d’Italia.
Luca Cococcetta, aquilano, è autore, regista e produttore. Ha
frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, dal
2007 si dedica al cortometraggio e al documentario. Tra le sue
opere “Il grande superamento” (premio miglior regista giovane al
“Festival del film naturalistico e ambientale 2009”), “Radici –
L’Aquila di cemento” (Venezia 12a Mostra Internazionale di
Architettura, Parigi Istituto Nazionale di Storia dell’Arte,
Bologna Biblioteca dell’Archiginnasio), “Mi fa male” (miglior
cortometraggio e miglior sceneggiatura al Napoli Cultural
Classic Festival), “Memoriter” (dedicato ai 150 anni dell’Unità
d’Italia), “Distanza” (International Film Festival of Cinematic
Art di Los Angeles, St. Tropez International Film Festival,
Madrid International Film Festival, London Film International
Film Festival, Berlin Film Award e nel 2014 miglior corto al
Banff Mountain Film Festival World Tour – California) e numerosi
documentari e reportage, tra cui una trilogia dedicata all’opera
di Beverly Pepper.
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