“Questi manifesti non rientrano
nella libertà di espressione, ma rappresentano una violazione
dell’art. 23 comma 4-bis del Decreto Infrastrutture, che vieta
la propaganda effettuata mediante affissione o esposizione di
scritte, disegni o immagini che incitano all’odio e alla
discriminazione per motivi legati all’identità di genere,
all’orientamento sessuale o ad altri elementi protetti”. Non
solo: “Pro Vita & Famiglia, oltre a diffondere disinformazione,
ostacola attivamente l’autodeterminazione delle persone
opponendosi al diritto all’aborto, all’accesso all’educazione
sessuale, alle unioni civili, all’adozione da parte di coppie
omosessuali e alla genitorialità queer. Le loro azioni mirano a
limitare le libertà individuali e a imporre una visione violenta
e patriarcale della società”. Lo scrive in una nota Benedetta La
Penna, cofondatrice del Collettivo Zona Fucsia in riferimento ai
“manifesti a firma dell’associazione Pro Vita & Famiglia, che
veicolano messaggi omobilesbotransfobici e disinformativi,
facendo riferimento alla cosiddetta “teoria del gender” e
attaccando la comunità LGBTQIA+. Questi contenuti non solo
alimentano odio e discriminazione, ma si basano su concetti
privi di fondamento scientifico e violano la dignità delle
soggettività che vivono ed esistono ogni giorno nelle scuole,
nei quartieri, negli spazi pubblici”.
Per questo “Collettivo Zona Fucsia, condanna fermamente la
diffusione di questi manifesti che promuovono odio e
disinformazione. Pescara è una città che ha approvato una
mozione per l’applicazione dell’Agenda LGBTQIA+ e non può
tollerare atti che minano la dignità, la sicurezza e la libertà
delle persone queer. Continueremo a lottare per una società
transfemminista, basata sull’autodeterminazione, la giustizia
sociale e l’amore libero da ogni forma di odio e
discriminazione”
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