“Jorge cucina benissimo, fa dei calamari ripieni da urlo”. Lo confidò in un’intervista Maria Elena Bergoglio, la sorella di Papa Francesco, morto oggi a 88 anni, pochi giorni dopo l’elezione del fratello al soglio pontificio. Da quel 13 marzo 2013 Jorge Maria Bergoglio non ha più avuto occasione di mettersi ai fornelli e la ricetta di quella pietanza “da urlo” è rimasto un segreto ben custodito.
Il merito delle abilità culinarie del Papa fu della mamma Regina Maria, la quale a sua volta aveva imparato i segreti di cucina da Rosa, la nonna paterna di Bergoglio, emigrata in Argentina dall’Italia, come ha raccontato la rivista “La Cucina Italiana” in un articolo del 2018. Erano abbondanti e lunghi i pranzi in casa Bergoglio, soprattutto la domenica, quando le donne di casa ci davano dentro con i piatti della tradizione: risotti, pasta fatta in casa, pollo al forno, dolci.
Il giovane Jorge Mario gettava un occhio in cucina, memorizzando i gesti sapienti della mamma e della nonna. “Mia madre”, ha raccontato Bergoglio nel libro intervista “El Jesuita”, pubblicato in Argentina nel 2010, “rimase paralitica dopo aver partorito l’ultimo figlio, il quinto. Quando tornavamo da scuola, la trovavamo seduta a pelare patate, con tutti gli altri ingredienti per il pranzo già disposti. Ci diceva come dovevamo mescolarli e cucinarli”.
Così Bergoglio, anche da semplice prete e poi da vescovo, si è sempre trovato a suo agio fra pentole e fornelli. Quando era professore al Collegio Massimo, il futuro papa cucinava per i suoi studenti la domenica, giorno di riposo per i cuochi. “Ci ha sempre preparato una fantastica paella”, ricordò anni fa il suo confratello gesuita padre Angel Rossi. A chi gli ha chiesto se fosse davvero un buon cuoco, Bergoglio rispose: “Beh, non ho mai ammazzato nessuno col mio cibo”.
Eletto Papa, non ha voluto occupare l’appartamento pontificio, quindi niente servizio di cucina personale e nessun cuoco privato. A Domus Santa Marta consumava i pranzi e le cene nella mensa comune.