È accaduto sabato ad Acireale, in Sicilia, ma ancor prima in provincia dell’Aquila in Terza Categoria – Coppa Provincia, più precisamente nella partita Majella United vs Foce Avezzano tenutasi il 30 marzo 2025 a Campo di Giove.
Ma andiamo per ordine, squalificato per tre giornate per insulti e minacce all’arbitro. È la sanzione disciplinare arbitrale riportata dalla Lnd Abruzzo riguardo il vice allenatore della Foce Avezzano, Claudio Abruzzo, che nella scorsa partita si è reso protagonista di atteggiamenti verbalmente aggressivi contro il giudice di gara.
Una vera e propria bagarre in campo sul finale del match di Coppa Provincia de L’Aquila di terza Categoria girone A che ha visto la sfida tra Majella United e appunto la Foce Avezzano. Se sul set di gioco i padroni di casa sono stati protagonisti indiscussi portando facilmente a casa la vittoria con un 3 a 0, sui riflettori è invece emerso l’atteggiamento contrariato del tecnico di spalla, Claudio Abruzzo, espulso e squalificato per tre giornate, come riportato dalla comunicazione LND con queste motivazioni: “Perché in seguito ad una decisione arbitrale insultava e minacciava ripetutamente il Direttore di Gara uscendo
dal campo solo dopo l’intervento del dirigente della società ospitante.”
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Stando alla nota arbitrale, sembra che sia stato necessario addirittura l’intervento del Dirigente della Società che è dovuto scendere in campo per allontanare il vice allenatore dopo il cartellino rosso per insulti e minacce rivolte al giudice di gara. Tre giornate di squalifica e un’ammonizione per diffida per il tecnico di secondo grado è quindi l’unico risultato portato a casa dagli ospiti.
Mentre l’ultimo episodio ha coinvolto sabato 5 aprile, un arbitro di 19 anni ad Acireale, che ha subito una brutale aggressione durante una partita della categoria Under 17. Episodio che ha indotto l’Associazione Italiana Arbitri a oscurare il proprio sito internet, rimandando tutti gli utenti a un’immagine di un bambino in un gesto di protezione.
Nessun attacco informatico dunque, come qualcuno aveva ipotizzato inizialmente, ma un gesto di protesta dopo un altro grave episodio di violenza nei confronti dei direttori di gara. Portato ospedale per accertamenti, nella serata di sabato 5 aprile il diciannovenne ha ricevuto fuori dal pronto soccorso la solidarietà degli altri associati.
“Questo è il momento di unire le forze, di dare un segnale forte e chiaro a tutti: lo sport deve rimanere un luogo di rispetto, educazione e sano agonismo. La violenza non ha posto in nessun stadio d’Italia. L’immediato intervento delle forze dell’ordine e la raccolta delle prove, tra cui il video dell’aggressione, sono passi importanti verso l’identificazione dei responsabili. Mi sento profondamente deluso perché in questi anni avevamo intrapreso un percorso importante, grazie anche alle istituzioni dei nuclei antiviolenza. Non vogliamo fermarci. Anzi, è il momento di insistere e rilanciare l’azione di chi ama il calcio, di chi crede nei valori. Siamo vicini al mondo arbitrale, che è parte integrante del nostro sport. Condivido il pensiero dell’Associazione Italiana Arbitri che ha espresso la sua solidarietà con forza, e io sono completamente d’accordo con il loro messaggio: Questo non è calcio, questo non è sport. Oggi, purtroppo, abbiamo perso tutti”. È quanto ha dichiarato il PRESIDENTE DEL CR SICILIA DELLA LND, SANDRO MORGANA.