Mentre il ministro Valditara è impegnato con concorsi per assumere in ruolo docenti scelti dal vescovo e con la recente novità di far studiare in chiave identitaria la Bibbia ai bambini di sei anni, gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica (IRC) aumentano anche quest’anno, secondo i dati diffusi dall’Uaar – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.
Il referente dell’associazione per la provincia dell’Aquila, Fabrizio Facchini, rileva: «Il dato nazionale si riflette anche nel nostro territorio. L’AS 2023/24 ha visto una crescita dei non avvalentisi all’11,54% degli studenti, +0,89 rispetto all’AS precedente.»
Si evidenziano differenze, come nel resto d’Italia, tra gradi di istruzione e tipi di istituto; questa la classifica (fra parentesi la variazione rispetto allo scorso AS):
- Istituto professionale: 19,39% (+7,84)
- Istituto tecnico: 15,03% (+1,8)
- Infanzia: 12,32% (+0,13)
- Primaria: 12,06% (+1,55)
- Secondaria primo grado: 10,85% (-0,35)
- Liceo: 8,13% (+0,24)
Insieme ad un generale aumento spicca il balzo in avanti negli istituti professionali, che dalla terza posizione dello scorso AS finiscono così al primo posto tra le scuole più “laiche”, con quasi uno studente su 5 che non si avvale dell’IRC.
Inoltre si trovano, nuovamente, notevoli differenze sul territorio.
Si rilevano percentuali di non avvalentisi, sopra il 20%, in 11 comuni. Di questi 7 sono nella Marsica. Il picco è nuovamente a Gioia dei Marsi in cui si arriva al 55,56%, +5,11 rispetto allo scorso AS. Con un balzo di +14,81 si piazza nella top 10 Navelli con il 25,93%.
Degli altri comuni, 14 hanno percentuali tra il 10 ed il 20%, mentre i restanti 46 sono al di sotto del 10% di non avvalentisi.
Il capoluogo di regione arriva al 15,11% (+4,6 rispetto allo scorso AS), Avezzano al 12,62% (+1,74) e Sulmona al 4,34% (+0,28).
Tutti i dati sono reperibili dal sito dell’Uaar.